Cavallotto Stefano

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    Dottore in teologia e laureato in Filosofia, è stato borsista dell’Institut für Europäische Geschichte di Mainz e dell’Istituto per le scienze religiose di Bologna. Dal 1987 al 2012 ha insegnato Storia del Cristianesimo e delle chiese presso l’Università di Roma Tor Vergata. Dal febbraio 2000 è membro del Collegio dei Docenti per il dottorato di ricerca in “Storia del cristianesimo e delle chiese” ed ha fatto parte della Commissione giudicatrice nei concorsi per l’ammissione a questo dottorato. Dal 2010 è membro del Consiglio del “Centro Studi e Documentazione su Religioni e Istituzioni Politiche nella società post-secolare” dell’Università di “Tor Vergata”. Dal 2013 è professore incaricato di Storia della Chiesa presso l’Istituto Pastorale “Redemptor Hominis” della Pontificia Università Lateranense.

    I campi della sua ricerca riguardano sostanzialmente tre ambiti cronologici.

    1. Umanesimo-Riforma-Controriforma

    Ha rivolto i suoi interessi scientifici ad Erasmo, e precisamente all’Elogio della Follia (in vista dell’ed. italiana dello scritto presso le Ed. Paoline), per studiarne la portata riformatrice in relazione allo stato della società e della chiesa del sec. XVI. Di Erasmo ha studiato anche la critica al tradizionale culto dei santi e dei testi agiografici tardo-medievali. Curando l’edizione italiana di vari scritti pastorali e devozionali di Lutero, si è interessato ad aspetti poco studiati della personalità del riformatore, quali la pastoralità e la spiritualità quotidiana; così come nel pubblicare in traduzione italiana i sermoni universitari di Filippo Melantone, ha approfondito l’attività “pastorale” di predicatore del Praeceptor Germaniae, e puntualizzato gli elementi fondamentali del suo pensiero ecclesiologico. Un momento centrale della Riforma, a cui ha dedicato particolare attenzione, è la Dieta di Augusta del 1530, approfondendo – in vista della pubblicazione presso la Claudiana della traduzione italiana della Vermahnung an die Geistlichen – il contributo critico di Lutero alla stesura del testo confessionale. Ha condotto e conduce inoltre ricerche su tematiche agiografiche, indagando il tema del culto dei santi e dell’agiografia nel protestantesimo del primo ‘500 (indagine confluita nel volume pubblicato da Viella Santi nella Riforma. Da Erasmo a Lutero) e il sorgere dei martirologi protestanti nella seconda metà del XVI finalizzati alla rifondazione dell’identità politica e culturale degli Stati europei protestanti. Ai numerosi protagonisti delle vicende del Cinquecento di ambito cattolico e protestante ha dedicato indagini specifiche per la redazione di numerosi voci enciclopediche come quelle stilate per il Lexikon. Dizionario dei teologi (ed. Piemme 1998) e per il Dizionario dell’età delle riforme 1492-1622 (ed. Città Nuova 2006), che ha diretto assieme al prof. Mezzadri.

    1. Epoca dei Lumi

    Ha analizzato altresì i conflitti di religione, le correnti spirituali del Seicento francesce con speciale riferimento alle fondazioni di Vincenzo Depaul (Dame di carità, Figlie della carità, Lazzaristi) e in maniera più estesa il rapporto religione/rivelazione naturale-religione/rivelazione soprannaturale nell’“Era dei Lumi”, collaborando ad una Storia della teologia (ed. Dehoniane, Roma 1996-98, 3 voll.).

    1. Secolo XX

    Per il periodo più contemporaneo ha studiato specialmente il Concilio Vaticano II, a cui ha dedicato il volume: La “nuova Pentecoste” di papa Giovanni. Il concilio Vaticano II: preparazione primo periodo (1959-1963), ed i problemi della sua ricezione nella Chiesa cattolica con particolare riferimento alle posizioni tradizionaliste e allo scisma lefebvriano.


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