Ecumenismo – vol. I

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    Autore: Stefano Cavallotto

    L’ecumenismo si è precisato soprattutto a partire del XX secolo come movimento plurale di riavvicinamento tra le chiese cristiane, divise lungo la storia bimillenaria, per ristabilire quell’unità che il Signore ha voluto per i suoi discepoli e per la quale ha pregato. La preistoria del movimento ecumenico ha radici profonde. Per limitarci al secondo millennio basti ricordare i concili di Lione (1274) e di Basilea-Ferrara-Firenze-Roma (1431- 1445) impegnati, ma invano, a sanare la frattura dell’XI secolo fra Chiesa ortodossa e Chiesa romana e i tentativi della prima metà del XVI secolo, andati a vuoto, per ricucire lo strappo provocato nell’Europa occidentale dal radicarsi della Riforma protestante. Nonostante l’acuirsi dei conflitti confessionali e delle guerre di religione nei secoli XVII-XVIII l’esigenza ecumenica ha trovato sempre nelle varie chiese fautori e pionieri convinti, ancorché inascoltati e minoritari, capaci di tracciare percorsi di un possibile dialogo e mantenere vivo nella compagine cristiana, nonostante tutto, un forte anelito verso l’unità. Ma è con il XIX secolo che consistenti movimenti di riavvicinamento muovono i primi passi innanzitutto in area protestante. A metà dell’800 si costituiscono l’Alleanza Evangelica (Londra 1846) e l’Associazione Cristiana dei Giovani e delle Giovani (Inghilterra 1844 e 1854): la prima, benché circoscritta alle comunità protestanti ed espressione di individui più che di chiese, è una palestra di confronto e preghiera a partire da una confessione di fede comune; anche la seconda pone l’accento su una basilare e condivisa fede in Cristo, invitando i membri delle varie confessioni (episcopaliani, metodisti, battisti, congregazionalisti, ecc.) ad unirsi nello sforzo dell’evangelizzazione del mondo.

    Fonti e Bibl. essenziale

    R. Rouse – S. C. Neill (edd.), A History of the Ecumenical Movement, London 1967 [ed. it.: Storia del movimento ecumenico dal 1517 al 1948, vol. I: Dalla Riforma agli inizi dell’Ottocento, Bologna 1973; vol. II: Dagli inizi dell’Ottocento alla conferenza di Edimburgo, Bologna 1973; vol. III: Dalla Conferenza di Edimburgo (1910) all’Assemblea Ecumenica di Amsterdam (1948), Bologna 1982; vol. IV (ed. H. E. Fey): L’avanzata ecumenica (1948-1968), Bologna 1982]; G. Cereti, L’ecumenismo cristiano, in G. Filoramo – D. Menozzi (a cura di), Storia del Cristianesimo, vol. IV: L’età contemporanea, Laterza, Roma 1997, 353-396 (con bibl.); P. Ricca, Il movimento ecumenico, in G. Filoramo (a cura di), Cristianesimo, Laterza, Roma 1995, 563-561 (con bibl.); W. A. Visser’t Hooft, The Genesis and formation of the World Council of Churches, Geneva 1982. R. Burigana, Una straordinaria avventura – Storia del movimento ecumenico in Italia (1910-2010), Bologna 2013; L’ortodossia in Italia: le sfide di un incontro, a cura di Gino Battaglia, Bologna 2011; F.T. Rossi, Manuale di ecumenismo, Brescia 2012.


    LEMMARIO